Poesie | martedì 24 novembre 2009

Teresa Di Rosa

Quiete

Parole incomprensibili,
risate familiari.
Dormiva mentre
guerreggiavo lontano.
Cantava mentre
m’immergevo nel mondo.
Giunsi a casa,
riconoscevo
la sua risata
non le parole.

Disperazione,
terrore
e cattiva solitudine,
Ferri affilati
e rumorosi:
nient’altro udivo.
Uno scricciolo bianco
giunse di notte:
-Silenzio!- ordinò.

L’accento americano,
la voce dolce e netta.
E fu silenzio infine.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Di foglie rosse (eBook), di Teresa Di Rosa (Gli Scacchi, 2008)