Poesie | martedì 24 febbraio 2009

Teresa Di Rosa

Confessione di un’assassina

Sono colpevole.
Vedete? Lo confesso.
Vi prego, perdonatemi.
Le parole che infilo
in versi brevi,
precipitosi
accoltellano Dante.
Ho ucciso Dante.
Sono colpevole.
Vedete? Lo confesso.
Vi prego, perdonatemi.
In queste vene scorre
puro veleno.
Devo uccidere Dante
così da espellere
fluido mefitico.

Sono colpevole.
Vedete? Lo confesso.
Vi prego, perdonatemi.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Di foglie rosse (eBook), di Teresa Di Rosa (Gli Scacchi, 2008)