Poesie | lunedì 12 gennaio 2009

Roberto Caterina

La danzatrice

Ma nell'acqua i tuoi occhi dorati
tornano a danzare
e i tuoi capelli
appena mossi
sanno di vento e d’estasi.
Mi piace vederti così
luminosa
nella passione del ballo
nel disegno di un corpo
chinato ad ascoltare meglio
un pensiero lontano.
Questo corpo nudo
ma non fragile
con la testa reclinata
verso un desiderio appena colto
e già così infinito
rende il piacere possibile
e le emozioni
passi ancora da fare 
sillabe da ripetere
senza sperare poi
di ricordarle
più.


Su Roberto Caterina
Roberto Caterina ha vissuto sufficientemente per porsi il problema di cosa egli sappia fare. L'esperienza universitaria, a Salerno prima e a Bologna poi, non sempre hanno risposto a questa domanda: hanno indicato, piuttosto, ciò che egli avrebbe voluto fare. Da un'attenta autoanalisi pensa di saper fare bene la dichiarazione dei redditi. Per questo, quindi, scrive poesie: non per trovare facili scappatoie o condoni, ma semplicemente per capire quanto egli deve pagare.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.