Poesie | martedì 16 dicembre 2008
Carlo Di Legge
Riscrittura (scritture, cancellature)
Fà come l'universo, se vuoi, nel tuo
minuscolo universo. Nei registri della vita,
decide l'istante. Tu stesso puoi,
nell'istante, riscrivere le cose: allora, un convento a
mezza costa
ali e vele dispiega nella notte e sfolgoranti finestroni
di prora; all'alba, il galeone si cancella.
Ma ora non sei tu: non so chi scrive l'ora,
che la brughiera è gialla, il cielo cupo azzurro,
né si ripete
questa luce perdibile dell'ora.
Non è nube, per quanto
fitta, che non dilegui, davanti alle ferme
montagne - la realtà è un trascorrere di nuvole, sulle
montagne ferme,
e peraltro non puoi
pensare montagna che non scorra,
cancellandosi (consistenza di fumo, la roccia,
più forte è la scrittura).
Il corpo, una serie di scritture,
in cerca d'esegeta. Ogni scrittura è palinsesto di antichi
materiali.
Inquieti
e vivi sono gli universi. L'amore scrive, la
morte cancella.
Nocera Inferiore, 25.11.2008