Poesie | martedì 11 marzo 2008

Teresa Di Rosa

Di foglie rosse e castagni bagnati

Forse perché
figlia di foglie rosse
e castagni bagnati,
nacqui amando
le notti di silenzi
su fogli muti.
Amo le strade
deserte mattutine.
Amo l’autunno
di fine ottobre,
quando la luna
pare si freddi
e le foglie son lì
pronte a morire.
Amo sentire
la voce di un amico,
l’odore della pioggia,
le note del violino,
il profumo del muschio.

Non so, forse perché
figlia di foglie rosse
e castagni bagnati,
sono estranea
a questo mondo.

Lo Spleen d’autunno
è l’unico conforto.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Di foglie rosse (eBook), di Teresa Di Rosa (Gli Scacchi, 2008)