Poesie | sabato 23 giugno 2007
Lucia Vitelli
Discernimento
Sul tuo corpo vuoto
disperdo parole che parlano d’amore.
Nel frutteto consumato
l’unicità è confusa tra resti d’altro.
Trottola girevole che a volte segue il verso
a volte ruota controvento,
in notturne ore enigmatiche
insegui proiezioni della luna.
Bastano piedi sinuosi e sensuali
a confortare la malinconia,
incurante consumi di freschezza petali odorosi
che hai nel palmo della mano.
Ancora un giorno resisto ai tuoi istinti arcaici,
prima che tu scelga il corso al tuo respiro.
Se è il fiorire di una breve melodia
o un’opera che per intensità commuove,
spettatore ignaro,
solleva il viso e finalmente ascolta e dimmi.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.