Poesie | lunedì 23 aprile 2007
Roberto Caterina
Pensiero tenuto
Cercare un inverno
che non c'è più...
per pensare
a una primavera
che può essere
solo
immaginata...
Questo
può dirsi
senza allargarsi
verso l'inesistente.
E Sammy rimane ad ascoltare
come uno scoiattolo che esita
per un istante
a correre
perché non si cambia così
di colpo.
E restare incantati
è un dono dell'inverno
a una primavera
che non fugge via sùbito
come nascita impetuosa...
La fragilità e l'ira
nel vento tiepido
sono lì,
un pensiero tenuto
che si confonde tra le canne del lago...
Su Roberto Caterina
Roberto Caterina ha vissuto sufficientemente per porsi il problema di cosa egli sappia fare. L'esperienza universitaria, a Salerno prima e a Bologna poi, non sempre hanno risposto a questa domanda: hanno indicato, piuttosto, ciò che egli avrebbe voluto fare. Da un'attenta autoanalisi pensa di saper fare bene la dichiarazione dei redditi. Per questo, quindi, scrive poesie: non per trovare facili scappatoie o condoni, ma semplicemente per capire quanto egli deve pagare.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.