Poesie | lunedì 9 aprile 2007
Lucia Vitelli
Preludio di un distacco
Riluttante,
come presagio di una fine,
gli occhi volgevo alla montagna.
Ero già colma di cielo,
di striature di verde, dello scintillio
delle rocce scolpite dalla luce.
Tutto era là, nei tuoi occhi
riflessi nei miei.
Mille e mille volte,
e ancora, quando si fa sera,
ripercorro i sentieri sbarrati di quei caldi colori.
Torna incessante l'incanto
di un silenzioso pomeriggio, quasi estivo,
scandito dal verso di uccelli notturni,
noti preludi di sciagure.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.