Poesie | domenica 18 febbraio 2007
Dario de Cesare
Inno a Satana?
Fluttuazioni. Regni di gloria,
Cadute e disperazioni.
Acidi corrosivi, sostanze basiche,
Miscugli alchemici e forze statiche.
Tremende forze inconciliabili,
Passioni e menti incontenibili.
Miscugli di carte terribili
E sogni di equilibri impossibili.
La potenza del Diavolo domina
In questo tempo di potere e sospetto.
Fingere di non vedere.
Fingere di non sentire.
Fingere di credere.
Fingere.
Ciò che ci spaventa è l’essenza,
Terribile e caotica energia che dissolve.
Dissoluzione, spavento.
Linee rette e squadrate,
Poligoni perfetti che si disgregano.
Dalle ceneri, immagini rotonde e fluttuanti.
Imprendibili pensieri sgusciano in nuovi stati di comprensione.
Ma all’orizzonte, eserciti di dogmi, truppe di assiomi,
Cavallerie pesanti di leggi definitive, avanzano.
Mascoline e costruttive forze ignee procedono verso
Imprendibili e oscure legioni fluttuanti
che hanno appena vinto la loro oscura e distruttiva battaglia.
Cosa temiamo, allora, dell’oscuro?
Se ogni volta che esso si presenta,
L’igneo esercito del Sole è pronto a ripristinare
La pace nei regni, perché aver paura?
Cantiamo allora le forze oscure e riscopriamo
Il valore dell’essere ruffiani verso i signori che dominano.
Se c’è Dio col suo regno, allora che sia lui osannato.
Che sia Satana in vantaggio, si innalzino a lui
Croci rovesciate e sacrifici cruenti.
Non schierarti. Adora. Adora.
L’Uno e l’Altro sempre Adora.