Poesie | martedì 7 marzo 2006

Marzia Viola

A piedi nudi nel fuoco

(da leggere tutta d’un fiato,
quasi in crescendo,
…a tempo di tamburi…)



Ho voglia di ballare,
a piedi nudi nel fuoco,
a bocca aperta nel mare…
Girare girare
vibrare col vento.

Sangue in fiamme
Odio amore e rabbia
in un unico cerchio di tammorre
e braccia al cielo.

VOGLIO BALLARE
sul dolore e sulla gioia
calpestando tutto,
schiacciando,
RABBIA RABBIOSA
schiacciare la terra
schiacciare il mio male.
Girare e non pensare.

SENTIRE
Voglio sentire il mio veleno
che scivola via,
catarsi di un corpo
che odio e amo
rabbia di un ricordo
che mi tormenta,
di un passato che era MIO,
e se n’è andato senza salutare...

Girare, girare per non sentire
schiacciare, calpestare, girare.
Voglio danzare come danzavo ieri,
e ritrovare nella terra
la sensuale sicurezza dei miei passi…


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.