Poesie | venerdì 10 agosto 2018

Guido Ammendola

Golconda*

Se il mistero ti circonda...
Golconda

Se il mio amore ti accompagna
so soltanto che una volta
litigammo sul sofà
Golconda

Quando fu il tuo compleanno
preparasti dei bignè
Golconda

E nel mentre li riempivi
tu pensavi solo a me
Golconda

Poi volendo dar la festa
m’invitasti soavemente
Golconda

Al momento di stappare
la bottiglia di spumante
desti un grido e poi sparisti
Golconda

Prima ancor di udire il botto
tu lasciasti noi sorpresi
coi bicchieri ancora pieni ...
Golconda

*Alla metà del ‘600 Jean-Baptiste Tavernier, viaggiatore al servizio di Luigi XIV, scopre le miniere di Golconda sulla costa ovest dell’India. Da qui vengono importati diamanti, che sono donati alle donne, montati su un anello: grazie all’inalterabilità della pietra ne consegue un significato di fedeltà e di eternità del legame amoroso.


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.