Poesie | lunedì 23 gennaio 2006

Angela Zavettieri

Hotel Juridicum (porte girevoli)

Un solo giro di porta
ed entro in un hotel grandioso.
Sale d’ogni sorta intorno a me:
maestose alcune, altre più sobrie,
o addirittura minime, come bozzetti.

In una da caffé, diafana, essenziale,
mi fermo a riposare,
a infinita distanza
dai rumori di strada.
Sorseggio un caffé caldo.

M’incanto sulla porta:
prestigiatore muto,
arcano nella sua banalità,
inghiotte i volti noti
rigurgitandone di nuovi.

Starei per sempre ad osservarlo,
ma non si può restare:
il direttore dice che da tempo
stanze per la notte qui
non ce ne sono più.

Così tra un po’,
il sole a fare luce su altri caffé,
anch’io uscirò da quella porta…
Ma intanto assento
e resto ad ammirare.


Su Angela Zavettieri
Nata nel 1972, si è laureata in “Filologia e storia dell’Europa orientale” presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, con una tesi in lingua e letteratura russa sullo “Jurodstvo e le sue trasposizioni letterarie”. Nel 1998 si è trasferita a Praga dove è rimasta fino al 2003, lavorando come insegnante di italiano, traduttrice e interprete. Torna a Napoli per scrivere una tesi su “La variazione diamesica del ceco parlato contemporaneo” per il Dottorato di ricerca in “Culture dell’Europa orientale”. Resta intenso su di lei il segno del soggiorno a Praga: la Praga magica di Ripellino, dalle ossessioni alchemiche di Rodolfo II alle passeggiate notturne di Kafka, la Praga delle penombre, dei misteri, dei saperi esoterici... Nel tempo libero ama assaggiare specialità di cucine estere, camminare per Napoli nella controra della domenica, perdere tempo insieme agli amici e qualche volta… pensare.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.