Poesie | domenica 14 settembre 2014
Carlo Di Legge
Le navi sanno
Nacqui vicino al porto,
nella casa che non abito più.
Ora non vivo sul mare
ma le navi mi chiamano,
ogni volta che passo:
– se non vieni con noi, ti salutiamo.
Profonda e triste, la voce delle navi.
Mi porta l’antica e preziosa meraviglia
quel suono, che percorre
i moli sottili della mente.
Esito: partire –
con quali navi, verso quali porti?
Non si decide dal suono,
dov’è diretta una nave,
e nemmeno a vederla.
Dicono:
– solo sappiamo di nebbie
e mare grosso,
e terre che sorgono da nebbie,
o terribili destini,
se la rotta appena un po’ si confonde.
Eppure mi sembra che
ne sappiano di più:
le navi sanno di viaggio. Tu
hai molti modi d’essere nave,
e, se a volte perdi il mare,
chissà quante vie per tornare.
settembre 2014
Su Carlo Di Legge
È stato a lungo in Puglia ma è nato per puro caso a Salerno, poi ha trascorso gli anni a trasferirsi per l’Italia.
Serba uno scrigno incantato del passato e inventa cattedrali benevole per l’avvenire. Spera di essere, in questo, come tutti.
Negli ultimi tempi dice d’essersi iscritto alla scuola del presente.
Scrive di filosofia, di tango e di poesia, è vero, bisogna ammetterlo.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.