Poesie | martedì 2 settembre 2014
Nicolina Pecoraro
Una bolla di sapone
Il gocciolio dell’acqua che ossessiona
Il ronzio sordo del frigo in agonia
Il rumorio del cane che si affanna
La casa che respira
vive al buio
Ed io, ossa e spigoli dolenti,
chiusa in una bolla di sapone,
cieca ripercorro con la mano
il disegno di un volto, di una bocca
un tempo vicina
oggi lontana.
Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete.
A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà.
A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi.
A volte c’è un bisogno di poesia.
In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.