Poesie | venerdì 11 ottobre 2013

Francesco Jonus

Bussola astrale

Abbandono il mio sentiero velato di remote
fioriture,
per il luogo dove anche le ombre brillano dolcemente
e profumano di rinnovamento.

Si spengono
le fredde voci che mi hanno accompagnato
nel cammino

Cerco un rosso battito, un fremito,
che definisca la realtà ancora informe,
e nutra un rinnovato ardore
e lo ponga in me.

Il dubbio attrae sempre
nel passato,
petali sfumati appaiono ancora sotto crude luci.

Ma come una rotta mai persa,
le lune si riavvolgono, gentilmente,
nel nastro del pensiero

e la via maestra è di nuovo
un filo di perle di pianeti,
braci eterne che tagliano il mio cielo,
e nella notte tracciano
nuovi orizzonti di fiamma.


(ottobre 2013)


Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.