Poesie | lunedì 21 novembre 2005

Luciano Zaami

Cicche di sigaro

Com’è bianca questa notte
mentre cerchiamo d’esser uomini
e le dita carezzano
le giovani rughe sul nostro viso.

Mentre aspettiamo il futuro
sperando che sia migliore,
pensiamo al passato
con malinconia.

E di questo presente
non restano
che cicche di sigari
dentro tazze di caffè.


Su Luciano Zaami
Nasce nel profondo Sud Italia, a Caltanissetta. Per caso e per voglia, si trasferisce nel 1997 a Napolilaurearsi in Lingue e Civiltà Orientali all’Università di Napoli “L’Orientale”. Dal 2000 comincia a frequentare l’Ungheria e Budapest. Trascorre così gli ultimi sei anni della sua vita in un continuo migrare fra il sud ed il nord dell’Europa. In perenne ricerca di una fissa e serena dimora, scrive soprattutto sulle sue esperienze di viaggio, fisiche ed interiori.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

Derive e approdi, di Luciano Zaami (Gli Ibischi, 2011)
D'amore e d'altro, di Luciano Zaami (Gli Scacchi, 2006)