Poesie | lunedì 24 dicembre 2012
Carlo Di Legge
L'ospite
So che lui nei giorni fa progressi.
A lasciarlo fare,
sarebbe questione di tempo.
Non so quanto.
Ascolto qualunque trafittura del corpo,
combatto di posizione,
con signoria crescente dei tempi d’attesa,
ma anche d’assalto: arma bianca,
ferite, divaricatori,
sfrigolìo, carne bruciata –
attacchi di chemio, a volontà.
Vittima mansueta,
mi dispongo e ricompongo.
Qualche volta il dolore mi tocca.
Più spesso, no.
16.12.2012