Poesie | venerdì 7 settembre 2012

Valerio Bruner

Highgate Village at Noon

Verdi fronde sfiorano le acque,
morbide onde si infrangono sulla riva erbosa.

Alberi antichi e ricurvi invitano le giovani foglie a danzare,
una danza che il solo vento del mattino può ispirare.

Sentieri nascosti e mai battuti ci conducono laddove
nessun dolore è mai passato.

Profumi di tempi lontani, attimi che furono
e che la memoria della pietra non vuol cancellare.

Solitario un corvo apre il cammino dei due amanti,
insieme riscoprono emozioni per troppo tempo celate,
persi l’uno nel cuore dell’altra.


Su Valerio Bruner
Nato a Napoli nel 1987, si è laureato in “Lingue e Culture Comparate” presso l'Università di Napoli "L'Orientale". Interessato alla letteratura di ogni tempo e di ogni luogo, scrive poesie e racconti. È appassionato di cinema, di blues e di Bruce Springsteen. Attualmente scrive per le sezioni Esteri (Nord America) e Cultura per “il Levante” di Napoli. Scrittore di poesie e racconti, "La Ballata del Drago e del Leone" è il suo primo testo teatrale.

Sulla rubrica Poesie
A volte c’è un bisogno di sospensione. Di densità diversa. Di tempo trasognato. Di spazio poco arredato. Di un posto delle fragole nell’anima. Di silenzi gentili che non sono di solitudine, ma di rade presenze discrete. A volte c’è un bisogno di sorpresa, di lampi improvvisi, accensioni impreviste. C’è un bisogno di respiro irregolare, di battito lento. Di ricerca segreta tra le pieghe del sogno e le unghie della realtà. A volte c’è un bisogno di attesa. Di ricordo. Di sguardo lontano, distante. Di confini indistinti, di profili scontornati, nuovi. A volte c’è un bisogno di poesia. In quest’angolo di rivista se ne trova di nuova, di inedita, di molto famosa, di nascosta, di quella che addolora e di quella che consola. Basta cercare. Basta aver voglia di scoprire parole segrete. Basta trovare un piccolo tempo anche per la poesia.

La Ballata del Drago e del Leone, di Valerio Bruner (Gli Ibischi, 2013)