L’altra faccia della telenovela brasiliana
Rosaria de Marco
Il paradosso della telenovela brasiliana tra melodramma e politica.
Nel dicembre del 1951, a poco più di un anno dall’avvento della televisione in Brasile, la TV Tupi manda in onda la prima telenovela intitolata Sua vida me pertence (La tua vita mi appartiene) .
Nessuno avrebbe potuto immaginare, a quell’epoca, che si stesse assistendo al lancio della maggiore produzione d’arte popolare della televisione brasiliana, il primo grande fenomeno di massa dopo il Carnevale e il football. Sulle ragioni di questo strepitoso e durevole successo esistono indagini e studi tesi a dimostrarne l’originalità, rispetto a produzioni analoghe di altri Paesi. Una originalità che deriva, soprattutto,dalla peculiare relazione interattiva che l’industria della telenovela ha sviluppato con i telespettatori e le telespettatrici.
I testi cui si fa riferimento sono quasi esclusivamente di ambito brasiliano, allo scopo di proporre lo sguardo “dal di dentro” su un fenomeno che, alle nostre latitudini culturali, è conosciuto e considerato sostanzialmente nei suoi aspetti negativi, perché, come nelle filiere di produzione e distribuzione lunghe, anche nell’esportazione della telenovela brasiliana si sono perse importanti qualità legate al territorio.
Su Rosaria de Marco
ROSARIA DE MARCO è nata a Napoli nel 1959. È dottore di ricerca in Letterature romanze comparate e attualmente svolge un corso di lingua portoghese e uno su “Telenovelas brasiliane e identità nazionale” presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Ha tradotto dal portoghese racconti e poesie raccolti in varie pubblicazioni, e i romanzi Jornada de África di Manuel Alegre (Il Filo, 2010) e Mentre Salazar dormiva di D. Amaral (Cavallo di Ferro, 2013).
Ha pubblicato recensioni e articoli su riviste e in volumi collettanei e, nel 2012, il saggio Saramagico. Elementi e funzioni del fantastico nel romanzo filosofico di José Saramago (ETS), oltre a due titoli di narrativa: Il gioco della luna e del vento (oxp, 2006) e Blu oltremadre (Dante &Descartes, 2008).
Fuori Collana
Testi singolari, capaci di incantare senza necessariamente appartenere.