Scrivi per me
Licia Pizzi
Il respiro scomposto e rovente delle lettere di una giovane paziente danneggia, forse per sempre, la lucida lastra di ghiaccio che copre la vita di una psicanalista. La donna che salva gli altri da se stessi, si scopre disarmata al confronto con le proprie passioni mutilate molto tempo prima, perché smettessero di sanguinare. Nello specchio rovesciato dell’altra, indovina abbandoni, altalene di sensi e di senso. E le desidera. Nelle parole, forse, la possibilità di cambiare l’ordine alle cose, di riannodare il filo.
Questo novelet è un coltello che si affila su frammenti rocciosi senza spuntirsi.
Su Licia Pizzi
Classe 1974, è laureata in Lingue e Civiltà Orientali presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Nel 1999 il racconto “L’amante” compare nella raccolta “Dall’asilo dell’invisibile”, pubblicata dall’associazione culturale “33,3 periodico” in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Nel 2004 il suo racconto “Insieme" partecipa alla collettiva “Televisione: Arma di DistrAzione di massa”, organizzata dal Goethe Institut in collaborazione con il Comune di Napoli. Scrive dunque, si occupa di cinema e viaggia. Di continuo.
I Coltelli
Testi che a volte fanno male, feriscono, tagliano, lacerano, sezionano. Libri che colpiscono, e che segnano momenti di improvvisa frattura e lesioni che si aprono inattese. Esistenze che sotto una superficie compatta nascondono frammenti incoerenti...
"Scrivi per me" è il diario di una narrazione al femminile tutta centrata su rituali e percezioni minime.
Una psicanalista intervista una paziente, finché, affascinata dal corpo delle sue parole, non le chiede di trasformare in scrittura le sue ossessioni.
Licia Pizzi convoca qui tutti i passaggi e i “topoi” della psicoanalisi, movendosi in quell'interstizio sottile che da sempre unisce arte e terapia. Può essere la scrittura una risposta al dolore? Ci si può innamorare delle parole?
Nel suo primo e riuscitissimo romanzo, Licia Pizzi ci guida in una perturbante passeggiata durante la quale apre per noi varie chiavi di lettura. Tra le quali possiamo muoverci come su un filo sospeso tra le pagine, senza poter mai prevedere quale sarà l'apertura successiva.
Un libro dal finale inquieto e indefinito, in cui ciascuno legge il proprio modo di leggere i romanzi.PD