Pelle di poeta
Elias Zoccoli
Perché la poesia è di tutti e per tutti.
Perché la poesia è il piú bello dei segreti.
Poter scrivere di qualcuno senza che quest’ultimo ne sia a conoscenza.
Perché con una poesia anche chi non sa, saprà.
Su Elias Zoccoli
Nato a Napoli nel 1985, è all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Studia recitazione e ha interpretato vari ruoli, come attore, in teatro e in televisione. L’ultimo lavoro è stato Dentro Romeo e Giulietta (nella parte del principe di Verona), che è andato in scena al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, a Lecce ed a Pontedera, nell’ambito del progetto “Teatro di formazione e di innovazione”. Gli piace dipingere e scrivere. Pratica il pugilato. Si è avvicinato alla poesia durante il liceo leggendo James Douglas Morrison, ma passando anche per i poeti “maledetti” (Blake, Rimbaud, Verlaine, Poe, Baudelaire, Thomas) fino ad approdare a Bukowski, Walcott, Hikmet e Pasolini. Tra questi, importanti sono stati, per Elias, Pier Paolo Pasolini con Le ceneri di Gramsci e Walcott con l’antologia Mappa del nuovo mondo. "Pelle di poeta" (Gli Scacchi, 2008) è il suo primo libro.
Gli Scacchi
Fare poesia è muovere parole sulla scacchiera dei vuoti e dei pieni: la pagina bianca, le parole nere. Fare poesia è giocare col tempo, contro il tempo, (re)inventandolo a proprio favore: è un gioco di pazienza, un corteggiamento, una guerra. Trovare la parola "giusta", "quella parola", che a(ni)ma il silenzio, è uno scacco (matto...e folle!) ai Re e alle Regine. Fare poesia è stare soli con le proprie pedine, ascoltando(si), in mezzo al frastuono del mondo.