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Poesie > giovedì 27 novembre 2014 - #599
Aspetta
Carlo Di Legge
Lascia che affiori ciA2 che vuole:
ad esempio,
la grande vasca della??acqua piovana,
le fatate libellule.

Guarda, ascolta
delle parole
la forma, il suono. I nessi.

Ecco: i visi di coloro
che
ta??accompagnarono.
Tuo padre tornava in bicicletta
nella campagna vestita di sera.
La cena insieme.
La tua famiglia coma??era.

Quel tempo fermo,
saperlo dire.
La tramontana a taglio sulla piana.
Odore da??incenso nella chiesa,
la messa di Natale.

Il tempo che finA??. Le sepolture,
la??apertura delle tombe.

Lascia che affiori il piA1 lieve,
rallAcgrati, ringrazia:
una donna,
la nascita dei figli,
un amico vero.

Affondi, ciA2 che pesa:
un dolore che insegna,
la??insidia del risentimento.

Anche la minima
immagine che tarda,
aspettala.

Aspetta la poesia.
Non lasciare che vada
cosA?? presto.
Dopo, non A?N piA1 tua.